La SSLMIT è una facoltà autonoma dell'Università di Bologna con sede a Forlì. Nota per il livello internazionale dei propri corsi, i suoi laureati sono al primo posto in Italia per tasso di occupazione (Sole-24Ore, 27 giugno 2005). La SSLMIT offre la Laurea Triennale in Comunicazione Interlinguistica Applicata (nuova denominazione del corso in Traduzione e Interpretazione di
Trattativa), e le Lauree Specialistiche in Interpretazione di Conferenza e in Traduzione Settoriale e per l’Editoria.
Il Dipartimento di Studi Interdisciplinari su Traduzione, Lingue e Culture, costituito nel 1999, ha iniziato la sua attività nel 2000 ed è il primo Dipartimento presente all'interno del polo forlivese.
Il Dipartimento intende sviluppare le ricerche in corso e promuoverne nuove nell'ambito dei processi di mediazione interlinguistica e interculturale. Tale ambito coinvolge discipline molto diverse, dalla linguistica all'antropologia, dagli studi sulla testualità e sulla letteratura a quelli sulle abilità linguistiche complesse e la loro acquisizione. Ecco perché traduzione,
mediazione e interdisciplinarità si implicano reciprocamente.
Le aree di ricerca riguardano gli studi sulla teoria, pratica ed epistemologia della traduzione, scritta e orale, multimediale e specializzata, ivi compresa l'interpretazione simultanea, consecutiva e di trattativa; ricerche sugli strumenti, in particolare informatici, atti a favorire la gestione della comunicazione fra lingue e culture, come ad esempio, corpora, banche
terminologiche, sistemi di traduzione assistita; ricerche di linguistica applicata, studi culturali e letterari.
Il CILTA è da oltre trent’anni un punto di riferimento per la formazione linguistica degli studenti e del personale dell’Università di Bologna.
Il Centro offre:
Corsi semestrali di 50 ore per le lingue francese, inglese, spagnolo, tedesco, arabo, hindi e cinese.
Percorsi sperimentali in autoapprendimento per le lingue cinese, giapponese e arabo.
Moduli didattici online per le lingue francese, inglese, spagnolo, tedesco e italiano L2.
Materiali in autoapprendimento con supporto multimediale (cartaceo, informatico, audio e video) per le lingue francese, inglese, spagnolo, tedesco, italiano, arabo, cinese e russo.
Corsi intensivi di italiano per gli studenti stranieri.
Test di ingresso e test finali ad uso interno.
Prove di idoneità per le Facoltà, rivolte agli studenti del vecchio e nuovo ordinamento.
Oltre 1000 studenti provenienti da tutte le Facoltà frequentano in media ogni settimana il centro.
L’applicazione delle tecnologie digitali all’analisi e alla didattica delle lingue, le sperimentazioni e-learning, le collaborazioni con enti locali e nazionali, i servizi per le scuole, il coordinamento e la partecipazione a progetti europei e la ricerca linguistica caratterizzano le attività del Centro.
Il CeSLiC si propone di promuovere la ricerca sul settore delle scienze del linguaggio e della comunicazione sociale e scientifica. Vuole essere uno strumento per una indagine teorica sulla metodologia di analisi di discorso e di testi specifici e sugli aspetti applicativi che da tali metodologie possono derivarsi per una didattica delle lingue straniere, scientificamente e
culturalmente fondata. Il Centro si propone di promuovere attività (incontri, seminari), attivare pubblicazioni (i Quaderni del Centro), e a tutto ciò si aggiunge un senso di responsabilità verso il territorio, che si concretizza nelle eventuali organizzazioni di corsi di aggiornamento per insegnanti delle scuole medie di primo e secondo grado
Le linee di ricerca del Centro comprendono, fin dal suo inizio:
il discorso politico, scientifico, giuridico e economico;
il discorso delle comunicazioni scritte e parlate di massa: telefono; stampa, televisione, cinema, pubblicità, divulgazione d’arte ecc.;
la linguistica contrastiva (in particolare nel campo dei ‘service encounters’);
la linguistica dei corpora (analisi quantitativa e qualitativa);
metodologia della ricerca linguistica e dell’insegnamento;
le nuove tecnologie, l’apprendimento linguistico e la valutazione;
Promuovere e coordinare progetti di ricerca e studio così come anche centri di ricerca e iniziative di scambio internazionali tra studenti nel campo della politica, le scienze sociali, le questioni della sicurezza, le relazioni internazionali, l’economia, lo sviluppo sostenibile, la protezione ambientale, la lingua e la cultura.
Promuovere l’educazione dei giovani all’interno dell’Unione Europea così come anche in Europa Centrale, Europa del Est e i Balcani e, altresì, promuove la formazione di consulenti, esperti e professori che contribuiscano alla creazione di una classe dirigente di mentalità europeizzante sensibile ai valori della democrazia e della integrazione politica ed economica.
Fornire le imprese italiane d’informazioni utili riguardanti i cambiamenti che avvengono nell’area dell’Europa Centrale e dei Balcani servendosi di ricerche e indagine mirate in alcuni paesi e continuamente aggiornate.
Incoraggiare lo studio delle lingue europee nei paesi in questioni allo scopo di migliorare l’integrazione e la comunicazione tra l’Italia e i paesi con i quali lavora l’Istituto.
Diffondere il sapere culturale e aumentare la sensibilità tramite approcci bilaterali e multilaterali.
Il CD/LEI nasce nel 1992 come servizio rivolto alle scuole per agevolare il lavoro degli insegnanti nell'accoglienza e inserimento degli allievi stranieri o figli di migranti. Il Centro viene istituito da una Convenzione fra Comune e Provincia di Bologna, Provveditorato agli Studi di Bologna (ora Centro Servizi Amministrativi), Ufficio Scolastico Regionale per l' Emilia
Romagna e Dipartimento di Scienze dell' Educazione dell' Università di Bologna. Dal 2002 è unità operativa del Settore Istruzione del Comune di Bologna.
Il Centro svolge un' attività di divulgazione e sperimentazione destinata a:
Favorire l'inserimento educativo e scolastico degli alunni stranieri o figli di immigrati
Promuovere attività rivolte a garantire le pari opportunità formative e il successo scolastico degli allievi stranieri
Supportare le scuole nei percorsi interculturali e incoraggiare gli insegnanti ad attivare progetti;
Affiancare le scuole nella predisposizione di strumenti organizzativi e dispositivi che aiutino l'istituto a gestire la diversità culturale.
Sostenere la e valorizzazione lo scambio delle buone pratiche interculturali dei servizi educativi locali, nazionali ed internazionali
Promuovere il lavoro di rete delle istituzioni e delle associazioni per la realizzazione di iniziative volte all'accoglienza e all'inserimento degli allievi stranieri
Il CD/LEI si rivolge a insegnanti, mediatori linguistico culturali, famiglie straniere, educatori, operatori sociali, studenti e volontari.
Il Centro Interuniversitario di Studi Quebecchesi (CISQ), unico in Italia, si è costituito nel 1998 a partire da un già esistente Centro di Studi Quebecchesi (CSQ) fondato a Bologna nel 1984. Il CISQ è oggi composto da 8 Unità Operative: Bologna (sede organizzativa e amministrativa), L'Aquila, Bari, Ferrara, San Pio V di Roma, Torino, Urbino, Venezia.
Scopo del Centro è quello di sviluppare iniziative di ricerca nei diversi settori della cultura francofona del Canada, con particolare riguardo per la letteratura del Quebec. Il Centro favorisce inoltre la raccolta e lo scambio di documentazione, informazioni e materiali di ricerca; organizza, anche in collaborazioni con altri centri e istituzioni, conferenze, seminari e
congressi internazionali, pubblicandone i risultati scientifici; infine traduce e divulga testi significativi della letteratura quebecchese.
Questo centro, costituito da docenti, da studiosi ed esperti, ha lo scopo di incentivare la ricerca su temi interdisciplinari inerenti alla cultura teatrale e all'esperienza artistica come percorso psicopedagogico nella formazione del mediatore linguistico e culturale. Nell'ambito degli studi interculturali, promuove e coordina la ricerca sull'interazione fra teatro e
traduzione, con particolare attenzione ai problemi della drammaturgia contemporanea nonché alla traduzione orale come messa in scena dialogica della memoria storica. Infine cura i rapporti con i gruppi di ricerca di altre Università, le associazioni, gli enti nazionali ed internazionali.
Il Laboratorio di Terminologia e Traduzione Assistita è stato attivato nel 1996 nell'ambito del progetto "Linguaggi ed Attività Produttive".
"Linguaggi e Attività Produttive" non è soltanto un progetto di ricerca terminologica e di traduzione tecnica, ma anche un'applicazione didattica presso la SSLMIT dell'Università di Bologna (sede di Forlì) e nasce dalla consapevolezza che la formazione dello studente all'interno del mondo accademico non può prescindere da quanto accade nel mondo del lavoro. Il progetto si
inserisce, quindi, in una prospettiva professionale e più specificatamente aziendale.
Il Laboratorio si avvale della collaborazione di quasi tutti i docenti della Scuola, esiste tuttavia un ristretto gruppo di persone che lavorano costantemente al progetto.