Centre d’Information sur l’Education Bilingue et Plurilingue – CEBP http://cmiebp.free.fr/index.htm
E’ un centro istituito dalla Fédération Mondial des Cités Unies che si occupa della realizzazione d’incontri internazionali e della diffusione di materiale informativo attinenti al campo della
educazione plurilingue sia nella dimensione pedagogica che nei suoi rapporti con l’ambiente sociale. Si pone come punto di raccordo tra le esigenze della scuola (bi o plurilingue) ed i valori
e le libertà linguistiche, culturali e politiche presenti in ogni società durante la formazione dei giovani. Pubblica la rivista “Educazione e società plurilingue” destinata a insegnanti, liberi
professionisti, operatori sociali, studenti e comunità in generale.
Centro di studi filologici e linguistici siciliani http://www.csfls.it/
Il centro si propone promuovere gli studi sul siciliano antico e moderno considerato in tutti i suoi aspetti, coordinando anche tute le altre iniziative attinenti. E’ diviso in due sezioni, una
filologica e un’altra linguistica. Tra i progetti più recenti si registrano: l’Osservatorio linguistico siciliano, trattasi di un progetto in ambito sociolinguistico inerente alla distribuzione
sociale e geografica degli usi linguistici nella Sicilia contemporanea; e in ambito geolinguisico, l’Atlante Linguistico della Sicilia.Il sito si può consultare in inglese, francese
e italiano.
Centro Ricerca Bilinguismo – Forschungsstelle für die Zweisprachigkeit http://www.provincia.bz.it/cultura/bilinguismo/multilingue/multilingue_indice.htm
Il centro è inserito nell’Ufficio per la promozione del bilinguismo e delle lingue straniere della Ripartizione Scuola e Cultura Italiana della Provincia di Bolzano e svolge attività di ricerca,
documentazione e formazione linguistica. La biblioteca specialistica pone particolare attenzione all'ambito del plurilinguismo e delle sue implicazioni socioculturali. La documentazione
qui disponibile permette tra l'altro di approfondire le tematiche legate ai cultural studies, all'educazione e alla formazione interculturale, nonché alla didattica della seconda lingua e delle
lingue straniere. Il Centro offre diversi servizi e attività, tra i quali si segnalano la preparazione all’esame di bilinguismo, il concorso internazionale per studi sul plurilinguismo.
Osservatorio di Lingua e Cultura Italo–Albanese http://www.linguistica.unical.it/albanologia/default.htm
L’osservatorio è inserito all’interno della Università della Calabria e si occupa di problemi legati al plurilinguismo nell’ambito della comunità albanese della Calabria favorendo il contatto
tra le istituzioni didattico educative e le associazioni culturali che lottano per la salvaguardia del patrimonio linguistico albanese, si preoccupa di mantenere reciproci e constanti contatti
con gli istituti culturali e scientifici stanziati in Albania e in Kosovo. L’attività di ricerca che il centro porta avanti è diretta principalmente alla dialettologia ed alla letteratura italo-albanese
Osservatorio regionale per la cultura e la lingua sarda E’ l’organo dell’Assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport che si propone di promuovere la tutela della lingua sarda basandosi nei principi
di pari dignità e del pluralismo linguistico sanciti dalla Costituzione. Tra i progetti dell’Osservatorio e l’Assessorato ci sono l’elaborazione del catalogo generale del patrimonio culturale
della Sardegna e la ricerca sui toponimi in lingua sarda ed il ripristino degli stessi.
Società Filologica Friulana “G.I. Ascoli” – SFF http://www.filologicafriulana.it/
E’ una importante associazione culturale privata che ha come scopo primario la realizzazione di ricerche e di attività di promozione della lingua e della cultura friulana e la diffusione della
conoscenza e della coscienza dei problemi culturali del Friuli nel campo linguistico, filologico, letterario, storico, artistico e folcloristico.
Centro Internazionale sul Plurilinguismo http://web.uniud.it/cip/home_i.html
Il Centro Internazionale sul Plurilinguismo dell'Università degli Studi di Udine è un'istituzione scientifica finalizzata alla ricerca, alla documentazione e alla formazione nel campo del plurilinguismo
per favorire lo scambio di informazioni e di esperienze relative al tema del plurilinguismo tra studiosi italiani e stranieri.
Il Centro si pone le seguenti finalità:
raccogliere documentazione relativa alle situazioni di plurilinguismo, ai fenomeni che ne conseguono e alle ricerche scientifiche su questi temi, mettendoli a disposizione di studiosi
italiani e stranieri;
promuovere autonome indagini scientifiche sul plurilinguismo e collaborare con istituzioni italiane e straniere ad iniziative sullo stesso tema;
favorire, anche attraverso l'organizzazione di seminari e convegni, lo scambio d'informazioni ed esperienze tra studiosi che si occupino di plurilinguismo;
far conoscere nelle forme più idonee i risultati delle proprie attività istituzionali.
L’attività scientifica del Centro può essere ricondotta alle seguenti linee tematiche: plurilinguismo, lingue in contatto, lingue di ampia comunicazione vs. lingue regionali o minoritarie,
ricognizione delle situazioni di plurilinguismo e multiculturalismo in ambito regionale, ruolo del plurilinguismo nella formazione e nell'attività didattica.
Il Centro svolge anche una funzione propulsiva e coordinatrice di ricerche attinenti al plurilinguismo riguardanti il Friuli e le aree correlate con la speciale collocazione geopolitica della
regione Friuli Venezia Giulia.
Osservatorio Linguistico Permanente dell'Italiano diffuso fra Stranieri e delle Lingue Immigrate in Italia http://www.unistrasi.it/pages/1.asp?cod=374 L'obiettivo principale del Centro è di attivare una sistematica osservazione dei mutamenti che stanno interessando la situazione dello spazio linguistico italiano per quanto riguarda il contatto
della lingua italiana con le altre lingue: in primo luogo la situazione della lingua italiana diffusa all'estero fra gli emigrati italiani e stranieri, e parallelamente la situazione delle lingue
straniere che sono entrate in Italia, soprattutto in seguito ai recenti flussi di immigrazione. Il Centro sviluppa azioni di ricerca di tipo linguistico, elabora nuove tecnologie per il trattamento
e la rappresentazione dei dati linguistici, rende disponibili tali dati fornendo così un servizio ai soggetti pubblici e privati operanti nel campo della diffusione della lingua italiana fra stranieri
e delle lingue straniere in Italia. Promuove attività di alta formazione, rivolte a dottorandi, dottori di ricerca, specializzandi, ricercatori nelle scienze del linguaggio, operatori dell'industria
culturale.
Istituto di comunicazione specialistica e plurilinguismo http://www.eurac.edu/Org/LanguageLaw/Multilingualism/index.htm
Dalla sua creazione nel 1993, l'area ha ampliato il suo ambito di ricerca originario, delineato dal binomio "lingua e diritto",
per aprirsi gradualmente a studi sul plurilinguismo e sulla comunicazione specialistica. In questo modo essa ha saputo trovare una propria solida collocazione all'interno della comunità internazionale
attiva nel settore della linguistica applicata. Da un lato le ricerche dedicate alla terminologia, alla traduzione e alle lingue speciali traggono origine dal tradizionale sostegno scientifico
offerto dall'area alle esigenze dettate dal contesto plurilingue altoatesino in ambito giuridico-amministrativo. Dall'altro lato la riforma dell'esame di bi- e trilinguismo curata dall'area ha
promosso lo sviluppo delle ricerche legate alla lessicografia pedagogica, all'apprendimento e all'insegnamento della seconda lingua.
La creazione della banca dati terminologica bistro e del dizionario pedagogico on-line ELDIT ha inoltre consentito di accogliere all'interno delle ricerche linguistiche l'apporto fondamentale
dell'ingegneria del linguaggio, filone di studi ormai autonomo all'interno dell'area.
Alla crescita scientifica ha fatto seguito, in anni più recenti, anche un ampliamento della rosa delle lingue di cui l'area si occupa: ai tradizionali progetti dedicati al tedesco e all'italiano,
si sono aggiunti studi sul ladino e, più recentemente, su altre lingue dell'arco alpino (francese e sloveno) e sulla Lingua Italiana dei Segni (LIS).
Centro di Documentazione/Laboratorio per un’Educazione Interculturale - CD LEI http://urp.comune.bologna.it/WebCity/WebCity.nsf/0/D66B896A851B8EBEC12566170029946D?OpenDocument http://www.comune.bologna.it/istruzione
Il CD/LEI è un servizio rivolto alle scuole per agevolare il lavoro degli insegnanti nell'accoglienza e inserimento degli allievi stranieri o figli di migranti. Il Centro viene istituito da una
Convenzione fra Comune e Provincia di Bologna, Provveditorato agli Studi di Bologna (ora Centro Servizi Amministrativi), Ufficio Scolastico Regionale per l' Emilia Romagna e Dipartimento di Scienze
dell' Educazione dell' Università di Bologna. Dal 2002 è unità operativa del Settore Istruzione del Comune di Bologna che svolge attività di divulgazione e sperimentazione destinate a:
Favorire l'inserimento educativo e scolastico degli alunni stranieri o figli di immigrati
Promuovere attività rivolte a garantire le pari opportunità formative e il successo scolastico degli allievi stranieri
Supportare le scuole nei percorsi interculturali e incoraggiare gli insegnanti ad attivare progetti;
Affiancare le scuole nella predisposizione di strumenti organizzativi e dispositivi che aiutino l'istituto a gestire la diversità culturale
Sostenere la e valorizzazione lo scambio delle buone pratiche interculturali dei servizi educativi locali, nazionali ed internazionali
Promuovere il lavoro di rete delle istituzioni e delle associazioni per la realizzazione di iniziative volte all'accoglienza e all'inserimento degli allievi stranieri
Predispone un rapporto annuale sulla presenza degli stranieri, contenente anche l'analisi dell'evoluzione del fenomeno migratorio.
Raccoglie ed elabora, in raccordo con analoghi Osservatori di ambito locale, dati ed informazioni utili nell'attività di monitoraggio dei flussi migratori e della condizione degli stranieri
presenti sul territorio regionale, con particolare riguardo alla valutazione delle politiche regionali e locali per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri.
Svolge attività di stima dei fabbisogni lavorativi, sentite le parti sociali e gli Enti locali, ai fini di una corretta programmazione delle politiche di accoglienza, nonché della indicazione
annuale delle quote necessarie al proprio territorio, con riferimento al triennio successivo, anche al fine della definizione del rapporto previsto all'art. 21 comma 4 del Testo Unico di cui
al decreto legislativo n. 286 del 1998;
Svolge attività di osservazione e monitoraggio, per quanto di competenza ed in raccordo con le Prefetture, del funzionamento dei centri istituiti ai sensi dell’articolo 14 del Testo unico
di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998 e dell’articolo 1, comma 5 del decreto legge 30 dicembre 1989, n. 416 (Norme urgenti in materia di asilo politico, di ingresso e soggiorno dei
cittadini extracomunitari e di regolarizzazione dei cittadini extracomunitari ed apolidi già presenti nel territorio dello Stato), convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, e successive
modifiche.